الجمعة، 17 مارس 2017

Aiuti umanitari e protezione civile

L'Unione europea è impegnata ad aiutare in tutto il mondo le vittime delle calamità naturali e delle catastrofi causate dall'uomo. Ogni anno aiuta oltre 120 milioni di persone. L'UE e i suoi Stati membri rappresentano, insieme, il primo donatore di aiuti umanitari del mondo. Eppure, gli aiuti erogati dall'UE ammontano a meno dell'1% del bilancio annuale totale dell'Unione, pari a poco più di 2 euro per cittadino europeo.


Gli aiuti umanitari hanno la loro base giuridica nel trattato di Lisbona. Il loro scopo è aiutare le persone in difficoltà, a prescindere da aspetti come nazionalità, religione, sesso od origine etnica. L'UE è in prima linea nell'assistenza in caso di catastrofi.

Dal 2010 la Commissione europea ha sviluppato un meccanismo europeo più solido ed efficace per rispondere alle catastrofi. Gli aiuti umanitariCerca le traduzioni disponibili del link precedenteEN••• e la protezione civileCerca le traduzioni disponibili del link precedenteEN••• sono ora integrati in un'unica organizzazione più efficiente.

Per rispondere alle esigenze derivanti da un conflitto o da una calamità, come l'epidemia di ebolaCerca le traduzioni disponibili del link precedente(dal 2014 in poi), il meccanismo di protezione civile dell'UECerca le traduzioni disponibili del link precedenteopera di pari passo con i finanziamenti europei per gli aiuti umanitari. Il meccanismo ha consentito di mettere a disposizione le forniture di emergenza provenienti dai paesi dell'UE, mentre la Commissione europea ha erogato oltre 400 milioni di euro in aiuti umanitari (dati febbraio 2015).

Dal novembre 2014 Christos StylianidesCerca le traduzioni disponibili del link precedenteEN•••, commissario per gli Aiuti umanitari e la gestione delle crisi, è responsabile della direzione generale per gli Aiuti umanitari e la protezione civile della Commissione europea (ECHOCerca le traduzioni disponibili del link precedente

Aiuti umanitari

L'UE è presente in tutte le principali zone di crisi, tra cui la SiriaCerca le traduzioni disponibili del link precedente, il Sudan meridionaleCerca le traduzioni disponibili del link precedente, l'UcrainaCerca le traduzioni disponibili del link precedente, l'Africa occidentale colpita da ebolaCerca le traduzioni disponibili del link precedente e la Repubblica centrafricanaCerca le traduzioni disponibili del link precedente, nonché nei paesi in cui regna l'instabilità a seguito di un conflitto, come ad esempio la Costa d'AvorioCerca le traduzioni disponibili del link precedente. L'UE è impegnata a salvare vite, ridurre le sofferenze e tutelare la sicurezza e la dignità di quanti sono coinvolti.

Dal 1992 l'UE fornisce aiuti umanitari in più di 140 paesi. Il bilancio annuale per tali operazioni ammonta attualmente a meno di 1 miliardo di euro. Nonostante un bilancio limitato, l'UE aiuta ogni anno circa 120 milioni di persone.

L'UE contribuisce a richiamare l'attenzione sulle aree di crisi da tempo dimenticate, di cui i media e la comunità internazionale non si occupano più. Recentemente è riuscita a puntare i riflettori sulla catastrofe umanitaria nella Repubblica centrafricanaCerca le traduzioni disponibili del link precedente
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Come lavoriamo

Le operazioni di soccorso finanziate dall'UE sono gestite da ECHO, la direzione per gli Aiuti umanitari e la protezione civile della Commissione europeaCerca le traduzioni disponibili del link precedente. Gli aiuti umanitari sono convogliati attraverso 200 organizzazioni e agenzie partner che operano sul campo, tra cui:

organizzazioni non governative (ONG)
organizzazioni internazionali
le società della Croce rossa
le agenzie dell'ONU.
Gli aiuti vengono forniti in modo imparziale, a prescindere da aspetti come razza, etnia, religione, sesso, età, nazionalità e appartenenza politica.


Settori che maggiormente beneficiano degli aiuti umanitari dell'UE


Volontari europei per l'aiuto umanitario
L'iniziativa Volontari europei per l'aiuto umanitarioCerca le traduzioni disponibili del link precedente (2014 – 2020) 2020) consentirà a circa 18 000 volontari europei di partecipare a progetti finanziati dall’UE in tutto il mondo. Nel corso del programma:

circa 4 000 volontari riceveranno una formazione e saranno assegnati a organizzazioni umanitarie per poi essere eventualmente inviati nei paesi colpiti da calamità
4 000 tra volontari e membri di ONG parteciperanno a corsi di formazione e di sviluppo delle competenze
altri 10 000 volontari potranno fornire un sostegno online dal loro paese.
Protezione civile
La Commissione europea partecipa al coordinamento degli interventi nelle zone di crisi in Europa e nel resto del mondo attraverso il meccanismo di protezione civile dell’UECerca le traduzioni disponibili del link precedenteIl Centro di coordinamento della risposta alle emergenzeCerca le traduzioni disponibili del link precedente monitora costantemente le emergenze concrete e potenziali.

Coordina i contatti tra il paese colpito, gli esperti sul campo e i paesi partecipanti al meccanismo di protezione civile. Il meccanismo include attualmente i 28 paesi dell'UE, Islanda, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Norvegia. L'ex Repubblica jugoslava di Macedonia è in procinto di rinnovare la sua adesione. La Turchia e la Serbia hanno recentemente firmato degli accordi in vista di aderire al meccanismo.

Le offerte di aiuto dei partecipanti vengono abbinate alle esigenze.

Dal 2010 al 2014, l'UE ha risposto a oltre 80 emergenze in tutto il mondo:


la triplice catastrofe in GiapponeCerca le traduzioni disponibili del link precedente
la guerra civile in SiriaCerca le traduzioni disponibili del link precedente
gli incendi boschiviCerca le traduzioni disponibili del link precedente nell’Europa meridionale e nei Balcani
le inondazioni in Europa centrale e nei Balcani (SerbiaCerca le traduzioni disponibili dellinkprecedente Bosnia- ErzegovinaCerca le traduzioni disponibili del link precedenteN
l'epidemia di ebolaCerca le traduzioni disponibili del link precedentenell'Africa occidentale
il conflitto in UcrainaCerca le traduzioni disponibili del link precedenteLa nuova legislazione sulla protezione civile, in vigore dal gennaio 2014, fornisce un quadro per una più stretta cooperazione in materia di:

prevenzione delle catastrofi
valutazione del rischio

preparazione e pianificazione, comprese le formazioni e le esercitazioni periodiche congiunte per le squadre della protezione civile europea.
Inoltre getta le basi per la condivisione volontaria di esperti e competenze di vari paesi europei.

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