الجمعة، 17 مارس 2017

Agricoltura

La politica agricola dell’UE, la politica agricola comune, ha numerosi obiettivi:

aiuta gli agricoltori a produrre quantità di cibo sufficienti per l'Europa
garantisce che il cibo sia sicuro (ad esempio attraverso la tracciabilità)
protegge gli agricoltori da una eccessiva volatilità dei prezzi e dalle crisi di mercato
li aiuta a investire nell'ammodernamento delle loro fattorie
sostiene comunità rurali vitali con un'economia diversificata
crea e conserva posti di lavoro nell'industria alimentare
tutela l'ambiente e il benessere degli animali.
Cambiamenti nella politica agricola
Negli ultimi decenni la politica agricola dell’UE è considerevolmente cambiata per aiutare gli agricoltori a far fronte alle nuove sfide e anche in risposta al mutato atteggiamento dell’opinione pubblica. Successive riforme hanno fatto sì che attualmente gli agricoltori fondino le loro scelte produttive sulla domanda di mercato, anziché su decisioni prese a Bruxelles.

Le riforme più recenti, nel 2013, hanno spostato l’attenzione verso:


pratiche agricole più verdi
la ricerca e la diffusione delle conoscenze
un sistema più equo di sostegno agli agricoltori
una posizione più forte per gli agricoltori nella filiera alimentare.
Altri aspetti importanti sono:


aiutare i consumatori a fare scelte informate in campo alimentare attraverso marchi di qualità volontari dell'UE. Questi marchi, che garantiscono l'origine geografica o l'uso di ingredienti o metodi tradizionali (compresi quelli biologici), contribuiscono anche alla competitività sui mercati mondiali dei prodotti dell'UE
promuovere l'innovazione nella produzione e nella lavorazione degli alimenti (attraverso progetti di ricerca dell'UE) per accrescere la produttività e ridurre l'impatto ambientale, ad esempio utilizzando sottoprodotti e prodotti di scarto agricoli per produrre energia
favorire relazioni commerciali eque con i paesi in via di sviluppo sospendendo le sovvenzioni alle esportazioni agricole per agevolare la vendita dei prodotti di tali paesi nell'UE.
Sfide future
Occorre raddoppiare la produzione alimentare mondiale entro il 2050 per far fronte alla crescita demografica e alla maggiore domanda di carne da parte dei consumatori il cui tenore di vita è migliorato, tenendo contemporaneamente conto dell'impatto dei cambiamenti climatici (diminuzione della biodiversità, deterioramento della qualità di suolo e acque).

La nostra politica consiste nel fornire consulenza sugli investimenti e le innovazioni agli agricoltori per aiutarli in questo compito.



Finanziamento dell’agricoltura europea

L'agricoltura è un settore in cui la responsabilità è pienamente condivisa da tutti i paesi dell'UE alla quale sono destinati i necessari finanziamenti pubblici. In questo settore, pertanto, la politica e il sostegno finanziario, invece di essere gestiti dai singoli paesi, rientrano nella sfera di responsabilità dell’UE nel suo complesso.

La quota della spesa agricola sul bilancio dell'UE è calata drasticamente dai livelli degli anni settanta, in cui era attorno al 70%, a circa il 38% attuale. Questo dato riflette sia un'espansione delle altre competenze dell'UE, che i risparmi sui costi generati dalle riforme. Dal 2004, ad esempio, l'UE ha accolto 13 nuovi paesi membri senza alcun incremento della spesa agricola.

Agricoltura
Agricoltura
Redazione aggiornata ad dicembre 2016

Questa pubblicazione fa parte della serie "Le politiche dell'UE"

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